Messina e lo stretto
E’ la Porta della Sicilia
“Giungendo a Messina, sono rimasto particolarmente colpito dallo stupendo scenario nel quale è incastonata la città, distesa tra le falde dei monti Peloritani, degradanti verso la costa, e lambita dal mare, che rinvia al ricordo di miti suggestivi e di antiche leggende, tanto vivi nelle credenze del mondo classico e diventati in seguito patrimonio del linguaggio e della letteratura mondiale.”
(Giovanni Paolo II, 11 giugno 1988)
Protagonista di miti e leggende
Detta anche “Porta della Sicilia“, Messina sorge sulla punta nord orientale della Sicilia ed è nota per il suo Stretto che, sin dall’antichità, è stato “protagonista” di miti e leggende, tra cui quella di Scilla e Cariddi, mitiche personificazioni di due vortici formati dalle acque.
Fondata dai coloni greci, nel 756 a.C., col nome di Zancle, che significa “falce” (per la tipica forma del porto), la città di Messina offre paesaggi diversi per tutti i gusti: dai monti Peloritani al mare, dalla città alle colline, fino alla zona portuale di Capo Peloro.
Dopo i Greci saranno prima i Romani a conquistare la città e poi i Bizantini, gli Arabi e i Normanni, ma è sotto il dominio svevo, angioino e aragonese che Messina diventa capitale del Regno di Sicilia con Palermo e, allo stesso tempo, la città più ricca della Sicilia.
Nonostante ciò, la città venne interamente distrutta nel 1908 da un terremoto perdendo, così, gran parte della sua memoria storica. La sua ricostruzione inizia nel 1912, periodo in cui Messina diventa man mano una città ordinata e regolare.
La provincia di Messina include nel suo territorio due delle principali destinazioni turistiche della Sicilia: Taormina e l’arcipelago delle Eolie. La prima è uno straordinario intreccio di palazzi, lussureggianti giardini e reperti archeologici splendidamente conservati, tra cui il Teatro Greco che ha come sfondo la costa, da un lato, e l’imponente Etna, dall’altro. Di fronte alla costa nord-orientale della Sicilia si stagliano le sette isolette che prendono il nome da Eolo, dio dei venti. Le Eolie hanno in comune fra di loro solo l’origine vulcanica, ma ciascuna di esse ha caratteristiche peculiari che la rendono diversa dalle altre.