Fondata da Carlo Caro e Carlo Tomasi da Lampedusa, la “Città del Gattopardo”, ovvero Palma di Montechiaro, sorge nelle vicinanze di Agrigento.
Tra le varie bellezze di questa piccola cittadina di circa ventimila abitanti oggi ci soffermiamo sul Castello Chiaramontano che, tra i vari castelli chiaramontani presenti in Sicilia, è l’unico che imponente si affaccia a picco sul mar Mediterraneo.
Custodita nel Castello di Montechiaro
Costruito intorno al 1350 dalla famiglia Chiaramonte (da cui il nome), il Castello ha svolto fin dalla sua origine la sua funzione di difesa e avvistamento contro i pirati musulmani che solcavano il Mediterraneo. Dalla fine del 1300 questo modificò il suo nome in Castello di Montechiaro, a seguito dell’uccisione di Andrea Chiaramonte (che si era ribellato al Re Martino I d’Aragona).
Ed è proprio il Castello di Montechiaro, ed in particolare la sua piccola cappella, a custodire un tesoro come la Madonna del Castello o, come la chiamano i Palmesi, “a bedda Matri du Casteddu”.
La particolarità
Trattasi di una statua in marmo, dal manto dorato, scolpita dall’artista palermitano Antonello Gagini nel XVI secolo che, oltre alla purezza e bellezza dei lineamenti del viso, con tratti quasi angelici, presenta una caratteristica alquanto particolare e non comune alle altre statuette di Madonna col Bambino che si vedono comunemente. Infatti, osservando la nostra Madonnina si può benissimo notare che uno dei seni è scoperto e Gesù Bambino vi poggia la sua piccola mano facendo un giro col braccino.
A primo impatto, questo braccio allungato del Bambino potrebbe dare una sensazione di asimmetria ma dopo, ammirando la bellezza e la dolcezza di quell’atto di profondo amore tra madre e figlio, ci si rende subito conto del capolavoro che si sta contemplando.
Narra la Leggenda
Legata alla statua vi è una leggenda.
Si narra che i turchi, intorno alla seconda metà del 1500, assalirono il Castello in cerca di tesori nascosti e portarono via la statua della Madonna. Come per miracolo essa divenne così pesante che i pirati dovettero abbandonarla in mare distruggendo però, in segno di oltraggio, le due sacre teste.
La statua venne ripescata dai castellani e riportata subito indietro per essere “restaurata”. Ad oggi è possibile notare, nelle teste, delle lievi ridipinture (per qualcuno queste sono le prove della veridicità delle leggenda). Da allora la Madonna del Castello è amata e venerata da tutti.
I Festeggiamenti
Essa viene festeggiata la Domenica successiva a quella di Pasqua quando un corteo di migliaia di devoti marcia, dal paese al castello, a piedi nudi per andare a prendere la statua ed accompagnarla, a spalla ed a suon di canti dialettali e giovani a cavallo, fino al paese. Dopo aver girato tutte le vie di Palma di Montechiaro, la Madonnina si ferma presso la Chiesa Madre dove rimane per otto giorni.
La Domenica successiva essa s’incammina verso il Monastero delle Benedettine. Qui, tra la venerazione dei fedeli e gli affascinanti e suggestivi canti delle suore, la nostra Signora del Castello sosta fino alla Domenica prima dell’Ascensione. Nel pomeriggio, essa ripercorrerà la via del ritorno al suo Castello.
Bellissima la nostra Madonnina del Castello 🙂 Fantastica la storia che verissima, si narra pure che vi è stata una battaglia sulla terra ferma, nei dintorni del castello … e che per questo motivo il vallone sottostante al Castello, porta il nome di “U Vadduni Battaglia”